Gigi Buffon da Costanzo parla di Alena Seredova

Il portiere della Juventus Gianluigi Buffon sarà protagonista da Maurizio Costanzo che andrà in onda nella seconda serata di giovedì 15 febbraio su Canale 5. La chiacchierata inizia dalla mancata qualificazione ai Mondiali del 2018: ”Sono stati giorni molto difficili – ammette Buffon che parla del possibile addio con la Nazionale -. Diciamo che io volevo chiudere la carriera con il Mondiale perché penso che poteva essere l’occasione più bella per ricordare e onorare la mia carriera. Sarebbe stata una passerella finale perfetta. Purtroppo non è andata così però penso anche che a 40 anni io debba fare determinate dichiarazioni perché è giusto fare un passo indietro, è anche una questione di sensibilità visto che sono sempre stato un punto di forza delle mie squadre e non vorrei mai diventare un peso. A 40 anni non lo devi più dire te – ha detto ancora Buffon – ma gli altri”. Spazio anche alla vita privata e alle donne più importanti che lo hanno ”accompagnato” in questi anni, l’ex moglie Alena Seredova e l’attuale compagna, la giornalista di Sky Ilaria D’Amico: ”È una persona Alena Seredova che ringrazierò perché alla fine ho passato dieci anni veramente belli con lei e lei me li ha dedicati come penso di averglieli dedicati io. Poi abbiamo fatto due figli stupendi, molto educati e di quello gran parte del merito va a lei. Però penso che alla fine come in tutte le cose c’è un dare e un avere e io ho ricevuto tanto da lei, penso di aver dato tanto… e poi basta”. Poi, nella sua vita è arrivata Ilaria D’Amico, dalla quale ha avuto un figlio, Leopoldo Mattia, due anni compiuti il 6 gennaio. ”Io penso che Ilaria sia veramente una donna speciale e secondo me il nostro rapporto è un qualcosa di straordinario e proprio per questo immagino che ci sarà una evoluzione in futuro e che durerà fino a che la morte non ci separerà”. Spazio anche alla confessione intima sulla depressione: ”Ci sono degli snodi nella vita, probabilmente nel momento in cui passi da giovane e superficiale a una dimensione di uomo un po’ più maturo, – ha spiegato Buffon – in cui devi fare i conti con dei buchi neri che fino a quel momento non hai preso in considerazione. E queste valutazioni ti fanno cadere in un limbo, in un’apatia che può sfociare nella depressione. Una cosa molto brutta, poi soprattutto per un carattere esuberante e gioioso come il mio. Il non riconoscersi – ha concluso – penso sia la peggiore delle cose.”.