Roberto Vecchioni ho avuto 3 tumori sto benissimo ho smesso di bere
|Roberto Vecchioni si racconta in un’intervista al “Corriere della Sera”, rivelando alcuni inediti dettagli sulla sua vita privata. «Pure le cose pericolose vanno affrontate come un gioco: un esame, una canzone da cantare per la prima volta, una malattia». Dalla malattia ai problemi con l’alcol, fino alla gioia dell’essere nonno. A partire dalla decisione di smettere di bere: «Del tutto, neanche un sorso di vino. Sette anni fa. Mi accorsi che stavo male, che perdevo tempo e attenzione per i figli».
A proposito di figli, quelli di Vecchioni – Francesca dal primo matrimonio, Carolina, Arrigo ed Edoardo da Daria, sua attuale moglie – lo hanno reso nonno, cambiandogli radicalmente la vita:«Passo il Natale a organizzare giochi per figli e nipoti. Abbiamo una casa sul lago di Garda, con un giardino che viene illuminato a giorno, le renne, un Babbo Natale alto tre metri.
Sono un maestro di Mercante in fiera, invento indovinelli pazzeschi, e poi la caccia al tesoro, la tombola, ma anche gli scacchi, il bridge, i quiz…». E rivela: «Pure le cose pericolose vanno affrontate come un gioco: un esame, una canzone da cantare per la prima volta, una malattia. Ho avuto tre tumori, tre operazioni, a un polmone a un rene alla vescica. Eppure ho compiuto 78 anni e sto benissimo».
Alla domanda se crede o meno in Dio, Vecchioni risponde: «Sì. E non le dirò la solita menata tipo “ci credo a modo mio”. Ci credo e basta. Da cattolico, sia pure poco praticante. Come faccio ad esserne sicuro? Perché il mondo è imperfetto. Se fosse perfetto, senza un clinamen, senza deviazioni, allora non ci sarebbe Dio. Invece Dio c’è, perché ci ha permesso, con il libero arbitrio, di affrontare il male e il bene».