Yari Carrisi su Ylenia Carrisi fino al 2020 pensavo fosse viva non credevo alla versione della polizia

Yari

Yari Carrisi e Romina Power a “Verissimo” sono tornati a parlare della scomparsa di Ylenia Carrisi. La cantante mantiene viva la speranza di riabbracciare sua figlia. Romina Power e Yari Carrisi Power, si sono raccontati nel corso della puntata di Verissimo trasmessa il 23 aprile. Yari ha da poco compiuto 50 anni e ha commentato questo traguardo: “Lo spirito non ha età. Quando nasciamo, sappiamo tutto.

Poi ce lo dimentichiamo. Io mi sono ricordato che devo rimanere bambino”. Dal canto suo, Romina Power ha parlato dei suoi acciacchi: “Non lo so che cosa succede con queste ginocchia. Sento tante amiche che hanno problemi all’anca, al ginocchio. Allora mi ricordo che forse sono un po’ più grande di quello che penso”.

Quanto al rapporto con Al Bano, invece, ha assicurato: “C’è armonia”. E Yari: “Se vorrei che tornassero insieme? A me basterebbe vederli felici, tranquilli, vorrei che si occupassero l’uno dell’altro, tornare insieme è un parolone”. Romina Power e il figlio Yari vivono insieme in Puglia. “Ma più che una casa, è un villaggio”: ha spiegato Yari. Il 50enne, poi, ha raccontato che dopo avere viaggiato tanto, adesso si è “un po’ tranquillizzato”. Quindi anche lui ha trovato il suo nido in Puglia: “Sto bene in Puglia.

Il mondo è cambiato così tanto, il viaggio, la mentalità della gente sono cambiati. La Puglia è un crocevia di culture. È un posto favoloso. Ho tanti amici. Oggi la mia vita è lì”. Yari ha aggiunto di ricordare ancora le lunghe tournée, in giro per il mondo, che faceva con i suoi genitori. Romina ha commentato:”Io cerco di non vivere nella nostalgia del passato. Cerco di vivere nel presente perché nel presente non c’è dolore. Sul passato e sul futuro non si ha controllo, ma sul presente sì. Cerco di non soffermarmi troppo. Anche se, di recente, dopo aver fatto un trasloco, mi è tornata tutta la mia vita davanti ed è come smuovere uno stagno, riaffiora tutto. Non è facile affrontare i ricordi del passato. Ho trovato tante cose di Ylenia, sto scoprendo tante cose che avevamo in comune, molto più di quanto pensassi. I suoi scritti, le cose che lei collezionava. A volte ci vogliono quei momenti lì, per scoprire l’essenza di una persona.Yari Carrisi ha spiegato quanto fosse legato alla sorella Ylenia: “Era la mia bussola. Abbiamo avuto un’infanzia particolare e lei era l’unica che capiva quello che avevo passato. Era il mio specchio. Aveva una cultura, una bellezza, una voglia di vivere, di esplorare, era creativa e super coraggiosa. È stato molto difficile. Non solo ho perso una sorella, ma un modello, ho perso un punto di riferimento”.

Quindi ha spiegato che pochi giorni prima della scomparsa di Ylenia Carrisi, lui si trovava in Ecuador e aveva deciso di farle una sorpresa e raggiungerla in Belize: “Quando sono arrivato, una signora mi ha detto che era partita 24 ore prima”. Quindi, ha raccontato un aneddoto che qualche anno fa gli ha fatto pensare di essere sulla strada giusta per ritrovare la sorella:”Io fino al 2020 pensavo che lei fosse da qualche parte in giro.

Poco prima che scoppiasse il Covid, sono andato a New Orleans, perché una mia amica mi ha mandato la fotografia di un quadro appeso al Voodoo Museum che ritraeva una donna che era identica a Ylenia. Sono andato a vedere di persona. Una volta arrivato lì ho scoperto che il quadro era stato dipinto molti anni prima, negli anni ’60, ’70. Quindi non era lei. Una volta lì ho ripercorso i suoi passi, ho parlato con delle persone che erano coinvolte all’epoca e ho capito che forse, insomma…Io non credevo alla storia della polizia, nella storia della ragazza che si gettò nel fiume c’era qualcosa che non mi convinceva.

Le informazioni non combaciavano. Poi, ho capito che forse la polizia all’epoca, nel ’94, era stata un po’ sbadata. L’ha presa un po’ con leggerezza. Però, dopo quell’ultimo viaggio parlo di lei al passato. Comunque la porta è sempre aperta. Romina Power mantiene viva la speranza di riabbracciare sua figlia. Romina Power è intervenuta: “Io ancora non credo alla polizia e non credo che sia sbadata, troppe ragazze spariscono in quella città e non sanno più cosa fare.

Ci sono tante persone che spariscono per tanti anni, non si hanno risposte poi di colpo succede qualcosa, anche dopo trent’anni vengono ritrovate”. Yari, allora, ha rimarcato come la scomparsa di sua sorella abbia investito la sua famiglia “come un’onda anomala”. Soprattutto nei primi anni, era convinto che sua sorella fosse in viaggio: “I media ci usavano, andavano contro di noi e ci accusavano di cose inesistenti. Ti lascio immaginare che circo c’è stato. Cosa mi fa male?

Ormai sono anestetizzato. I primi anni pensavo: “Dai Ylenia, continua”, pensavo che fosse in giro, che stesse facendo un viaggio incredibile, che fosse diventata una sciamana nella foresta amazzonica. E magari è anche così. Segretamente ho sempre pensato che fosse in giro a fare qualcosa di così importante da non poter tornare indietro sui suoi passi. Però, fortunatamente, c’è anche l’altra parte della medaglia. L’ho sentita molto presente in questi anni. Era una vera poetessa, viaggiatrice. C’è la vita sul piano terrestre, ma intorno a noi succede molto di più, qualcosa che noi non vediamo.

Yari Carrisi su Ylenia Carrisi fino al 2020 pensavo fosse viva non credevo alla versione della poliziaultima modifica: 2023-04-26T08:38:48+02:00da nessi-15
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